FloatingArts Net Exhibition: an exhibition about floating
Silvia Camporesi, Dance Dance Dance, 2007
Bianco-Valente, Entità Risonante, 2009
Stefano Cagol, Insha'Allah, 2007
A scene from Wong Kar Wai's In the mood for love, 2000
Kensuke Koike, Mr Baku Show Chapter No.2 "Black Socks Girl", 2007
A scene from Gus Van Sant's Paranoid Park, 2007
Blu and David Ellis, COMBO, 2009
Oasis, All Around the World, 1998. Directed by: Jonathan Dayton&Valerie Faris
Lemeh42, Inner Klänge, 2010
auroraMeccanica, La Gabbia, 2011
ART+COM, Kinetic Sculpture, 2008
Team Ghost, High Hopes, 2011. Directed by: Romain Glé and Thomas Séon
Robert Hodgin, Solar with Lyrics, 2008
FloatingArts Net Exhibition: breve guida per un pubblico online (ITA)
FloatingArts Net Exhibition è una mostra online incentrata sul tema del galleggiamento, un termine derivato dalla riflessione sulla sospensione avvenuta nel workshop. In questo senso si può ritenere che la sua caratteristica principale sia l’autoreferenzialità.
Questa mostra online è stata pensata come un percorso continuo di rimandi, che vada a creare stimoli riflessivi sul galleggiamento e sulla recente nascita di questo blog.
L’idea della fruizione online di opere d’arte, in questo caso i video, il testare i meccanismi delle audience online e riflettere sulle tematiche contemporanee, sono gli aspetti per cui è natoFloatingArts. Per questo motivo il confronto con il pubblico online per me è una parte fondamentale, al fine di capire se questa ipotetica mostra possa funzionare.
Da due anni circa mi occupo di queste tematiche e quello che voglio sperimentare in questo blog è l’idea di telepresenza, intesa in doppia accezione: quella del curatore e quella del pubblico stesso (in termini di audience). Per telepresenza, infatti, si intende una presenza a distanza, in questo caso una connessione online che utilizza come interfaccia di comunicazione lo schermo del laptop, inteso come spazio pubblico per l’arte.
Telepresenza e interattività sono, allora, due concetti chiave per comprendere il processo messo in atto in questo caso nella mostra online. Il termine interazione, ad esempio, si basa sia sulle tipologie di interrelazione sociale, sia sulle prime categorie di interazione uomo-macchina, la quale successivamente è stata chiamata interattività (I. ARNS, Interaction, Participation, Networking. Art and Telecommunication). E’ alle sue origini che va rivisto il legante e il ponte ideale tra quella che può essere considerata come interattività, intesa come una relazione uomo-macchina (in questo caso uomo-computer) e l’estetica relazionale.
E’ interessante infatti vedere anche un aspetto relazionale e aperto di tutta questa operazione. Infatti ho sì selezionato una serie di video autoreferenziali, ma il pubblico stesso può scegliere cosa vedere e in quale momento, e in questo senso è anch’egli telepresente.
Tramite i video scelti in questa mostra, ho cercato di creare un percorso multidisciplinare riconducibile all'idea di "Floating". Così si possono riscontrare in questo sentiero dei collegamenti tra video d’artista, videoclip, film, pubblicità fino ad arrivare all’arte digitale, l’apice di un percorso.
La multidisciplinarietà secondo me è un aspetto fondamentale quando si tratta di parlare d’arte, molto spesso infatti si vedono in alcune mostre divisioni di correnti o totali mancanze di “tipologie” d’arte, mi riferisco soprattutto al problema della New Media Art, la quale molto spesso viene ghettizzata.
L’idea della fruizione di questi lavori online chiaramente deriva dai meccanismi della Net Art, che è fondamentale per comprendere tutte le piattaforme culturali e sociali che stanno sempre più prendendo forma: i social networks, i blog e YouTube, i quali vengono comunemente utilizzati anche per fini culturali. L’aspetto pubblico della Net Art è quello più interessante al fine di dare forma a questo discorso, sebbene la sua immaterialità e frammentazione causino problemi a livello di preservazione e comprensione del fenomeno, perché molto spesso le mostre o le opere, essendo immateriali, vengono difficilmente viste, se non in casi specifici e luoghi predisposti. In questa sede l’idea dell’aspetto pubblico della piattaforma e del poter “navigare” tra pagine e video, deriva proprio da questo fenomeno. La tecnologia così diventa il medium e lo strumento tramite cui esperire mostre e momenti d’arte.
La stesso concetto di archivio e di database è interessante nel momento in cui si pensa al World Wide Web come un database immateriale di opere d’arte e accessibile da chiunque in qualunque momento. La rete diviene così un’immensa fonte di conoscenza.
Questo testo è stato scritto volutamente in modo colloquiale e veloce, perché il pubblico deve avere la possibilità di leggere rapidamente le idee che stanno alla sua base, in modo da potersi anche divertire, per dare importanza all’aspetto ludico dell’arte.
Spero quindi che tutti voi vi divertiate nel mio blog, attendo commenti al fine di creare un dialogo con voi e di studiare i meccanismi di fruizione delle opere d’arte.
Tutti i video qui presenti sono stati selezionati da YouTube, senza violare alcun diritto di copyright. Come probabilmente ben sapete la vera opera d’arte dal punto di vista istituzionale è quella firmata dall’artista, di solito i dvd video sono in copie di 3-5. Quella e solo quella in teoria è l’opera d’arte. I video che si vedono in YouTube spesso possono essere documentazioni dei lavori o tagli ridotti dell’opera originale, se invece sono identiche ad essa comunque legalmente non sono considerate come originali. In un’epoca di questo tipo, non so poi quanto questo abbia senso, e se il dvd stesso in realtà non sia alla fine solamente un feticcio da collezionista. Comunque in questo blog si fa esperienza di lavori online, quindi immateriali.
Dal punto di vista bibliografico trovate una fonte pubblica di riferimenti a quanto io ho detto nella sezione Further Readings, che vi auguro possa diventare un buon strumento di studio e curiosità.
In questo blog al momento trovate quattro pagine:
Home Page: in cui vengono pubblicati i post
FloatingArts Net Exhibition: dove ho pubblicato la mostra online
Further Readings: dove trovate riferimenti bibliografici e link a siti internet
Workshop Sospensione: dove trovate i progetti realizzati durante il Workshop tenuto da Cesare Pietroiusti, Benjamin Weil e Filipa Ramos.
Buona visione!
Giada
FloatingArts Net Exhibition: a brief guide to a net audience (ENG)
FloatingArts Net Exhibition is an online show, which is focused on the theme of floating, a word that derives from the reflection upon the idea of suspension which was held in the middle of the workshop. In this sense we can think that its most important feature is the self- referentiality.
I thought to this online exhibition as a continuous path of references, with the hope to create reflection stimulus about the idea of floating and about the new born of this blog.
The idea of the online fruition of artworks, in this specific case the videos, the testing of the mechanisms of the fruition of the online audience and the reflection upon contemporary themes, are the main aspects which are beyond the beginning of FloatingArts. For this reason the relation with the audience is a main part in order to understand if this hypothetical exhibition could work or not.
I have been interested into these topics since two years and what I would like to experience in this case is the idea of telepresence, which is thought as two ways of meaning: that one of the curator and that one of the audience itself. The word telepresence means a distance presence, which in this case is the online connection that uses the laptop screen as a communication interface, which is seen as a public space for art.
Telepresence and interactivity are, therefore, two key concepts in order to understand the process I would like to go through in this online exhibition. The word interaction, for example, is based both on the types of sociale interrelationship both upon the first cathegories of interaction between man-machine, which later has been called interactivity (I. ARNS,Interaction, Participation, Networking. Art and Telecommunication). It is at its origin therefore that we can see a link between what could be considered as interactivity, meant as relationship between man-machine (in this case man-computer), and the relational aesthetics.
It’s also interesting to think about a relational and open aspect of all this concept of exhibition.
It’s true that I have selected some self-referential videos, but the audience itself can choose what to watch and when and, in this sense, it is telepresent too.
I tried to create a multidiscliplinary path through the videos that brings to the idea of “Floating”. You can see in this way some links between artist videos, videoclips, movies, going on until you come to digital art, climax of the path.
The multidisciplinarity to me is a fundamental aspect when you want to talk about art, because
You can often see in some shows divisions of currents or total deficiencies of some kinds of art, I therefore refer the most of all to the problem which affects New Media art, which is often ghettoized. The idea of the online fruition of these works clearly derives from the mechanisms on Net Art, which is fundamental in order to understand al the cultural and social platforms that are constantly coming out: the social networks, the blogs and YouTube, which are also used for cultural purposes. The public aspect of Net Art is what it’s interesting in order to give form to this discourse, even if its immateriality and fragmentation cause some problems for its preservation and comprehension of the phenomenon, because the exhibitions are less viewed, except in specific cases and places that are specifically assigned. in this case the idea of the public aspect and the fact that you can “surf” from pages to pages and from videos to videos, derives from this kind of art. The technology, therefore, becomes the medium and the tool through which you can experience immaterial exhibitions and art moments.
The same concepts of archive and database are interesting when you think to the World Wide Web as an immaterial database of artworks, which is accessible from everyone and in every moment. The net is a huge source of knowledge.
This text has been written deliberately in a colloquial and fast way, in order to give the audience the possibility to read fast the ideas which are the basis of this concept, in order to give also importance to the playful characteristic of art.
I hope that everyone can have fun in this blog, I’m waiting for your comments in order to create a dialogue with you and to study the mechanisms of the fruition of online artworks.
All the videos that are in this show have been selecting from YouTube, without infringing any copyright. As most of you may know the real artwork, from an institutional point of view, is that one which is signed by the artist and the dvds often are burned into 3-5 copies. That one and only that one is the real artwork. The videos in YouTube could often be video documentations or cuts of the real artwork, and even if they are identical they are not the artworks from a legal point of view. In a historical moment like this one, I don’ t know how this thing makes sense, sometimes I wonder if the dvd itself is only a fetish for the collector. Anyway in this blog we experience online works, which therefore are immaterial.
From the bibliographical point of view you can find a public source of references to what I have written into the Further Readings section, which I hope will become a good tool for studies and curiosity.
At this moment you can find in this blog four pages:
Home Page: where I put the posts
FloatingArts Net Exhibition: where I published the online exhibition
Further Readings: when you can find bibliographical references and links to websites
Workshop Sospensione: where you can find the projects that were realized by the students during the workshop held by Cesare Pietroiusti, Benjamin Weil e Filipa Ramos.
Enjoy!
Giada
